Le mappe concettuali realizzate in questi giorni, sia per la preparazione delle prove di gruppo che di quelle individuali, mi sollecitano a riflettere sul loro uso e su come l'apprendimento e l'insegnamento non si possano ridurre ad un semplice accumulo di nozioni e di informazioni disorganizzate.
Nel testo di Clara Colombo Bozzolo e Angelo Costa "Nel mondo dei numeri e delle operazioni", si dice che i concetti sono degli schemi di relazioni tra le informazioni che si fondano sul loro significato.
Per questo, affinchè un apprendimento si possa definire come "significativo" si deve basare sull'elaborazione dei significati, così da porre attenzione alle conoscenze, ai concetti in quanto organizzatori cognitivi.
Ausubel, con la sua teoria dell'apprendimento, sottolinea l'importanza di connettere le nuove informazioni che si acquisiscono con i concetti e le strutture rilevanti già possedute dal soggetto in apprendimento, così da favorire anche il passaggio dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine e garantirne un'acquisizione duratura.
Credo che la stesura delle mappe concettuali sia una modalità utile a far emergere le relazioni significative tra le informazioni, uno strumento utile per imparare favorendo la rappresentazione di concetti e relazioni non facilmente esprimibili a parole.
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